Lettori fissi

domenica 29 gennaio 2012

A Sadali, in vacanza Parte terza

Andiamo avanti ancora un po' e arriviamo ad una piccola casetta di legno

e dentro ...cosa troviamo?
Cavolo!... ma no! no, non c'era nessun tavolino,nè sette seggioline, nè sette piattini, nè sette bicchierini. Bè, niente nanetti. Peccato avrei fatto uno "scoop"!
Dentro era tutto nero di fuliggine in ricordo di qualche bella bravata del passato. Era pieno zeppo di ragnatele!
Stiamo camminando da almeno un'ora e mezza. L'acqua è davvero poca, non arriviamo a 3/4 di litro e la diamo solo ai bambini. Dome li prende a turno sulle spalle. Io non posso farlo, oltre al fatto che sono troppo pesanti per me, ho anche un problema al piede destro ( un dolore che mi porto dietro da un bel po') e con la camminata si è acutizzato. Troviamo un cartello. Ci indica che andando avanti troviamo la parte del bosco che fa parte di Seulo, però non dice quanti km mancano. Dovrò fare un cazziatone alla mia "amica" della pro loco. Ma si trattano così i turisti che si perdono?  L'unica cosa che mi viene in mente è che sappiamo quanto abbiamo camminato, ma non abbiamo idea di quanta strada ci sia da fare se andiamo avanti.
Adesso basta camminare alla cieca,  mi incavolo molto e mentre discutiamo sentiamo dei rumori di passi...Oddio! devo essere contenta o mi devo preoccupare? Ho la tentazione di andare a nasconderci nella casetta, ma il ricordo di quelle lenzuola di ragnatele mi fa desistere. Si sente una voce femminile che ride. Meno male, è una donna non c'è bisogno di aver paura. Sono una coppia, anche loro molto spaesati. Arrivano dall'altra parte, si sono avventurati ma sono tornati indietro.
Bah! guardo Dome e la mia occhiataccia è molto eloquente. Si fa dietrofront immediatamente. Questa coppia è veloce e li perdiamo subito, noi abbiamo i bambini che sono davvero spossati. Non si corre ( e onestamente: chi ce la farebbe!).


giovedì 26 gennaio 2012

A Sadali, in vacanza. Parte seconda

Eccomi pronta per la seconda parte, e vi avviso ( minaccia o promessa, fate voi!) che potrebbe essercene una terza!

Sempre a proposito di acqua vi metto qualche foto di quelle fantomatiche fontanelle.
 
Qui siamo dietro il vecchio mulino, guardate che getto potente!

Questa fontana a postazione matrimoniale è in mezzo ad una strada.


Sentite? Dai su, non sentite anche voi lo scrosciare dell'acqua al solo guardare queste foto?
La cosa più seccante, di tutto ciò, è che ad ogni  minima parvenza di fontana i bambini si "devono " assolutamente fermare per abbeverarsi, nemmeno stessimo arrivando dal deserto del Sahara, e non vi voglio dire in cosa si trasformano tutte quelle bevute. Con Diego, tutto sommato, è molto facile...si sa com'è! ma ogni tappa di Fabiola...vabbè, partono quei 10 minuti alla ricerca del posto giusto dove poter fare il suo "versamento" a nostra Madre Terra. "Qui no perchè c'è l'erbetta! Qui no, ho paura perchè siamo lontano dalla strada! Qui no perchè lì (a 2 metri di distanza) c'è un ragnetto! Qui no perchè siamo troppo vicino alle ortiche ( si, certo che le conosce!)!  Qui no perchè mi vedono quei signori!" 
Uff ...Bisogna avere  pazienza!
La sera arriva presto, abbiamo girato tanto e non ci siamo resi conto che si è fatto tardi. Ci ripromettiamo di tornare ancora ad esplorare nella parte antica del paese. Ho notato due o tre angolini che vorrei vedere meglio alla luce.
Alle 21.30 i bambini sono belli e svenuti. Non abbiamo avuto difficoltà a metterli a dormire e la nostra paura che avrebbero chiacchierato, dato che i letti sono nella stessa stanza, si è dissolta in una nuvoletta di fumo. Credo che si siano addormentati nel tragitto dalla posizione seduta a quella orizzontale!

A Sadali, in vacanza.

Estate 2010.
Amo il mare in una maniera viscerale. Vivo in Sardegna, non al centro in montagna ma vicinissima alla spiaggia. Da casa mia in 20-25 minuti al massimo arrivo lì,  davanti all'acqua salata.
Proprio questa estate abbiamo iniziato abbastanza presto la nostra stagione estiva e, si sa, il mare comunque stanca. 
Non nel senso che ti rompi e non ti piace più, proprio nel senso del significato della parola " stancarsi". In senso fisico.
I bambini cominciano a chiedere di fare una bella gita in campagna. L'idea è intrigante, ma per metterla in pratica bisogna aspettare l'autunno. Qui è pericoloso andare in campagna in piena estate. Oltre a squagliarci dal caldo correremmo il rischio di trovarci impelagati in qualche incendio! Loro insistono.
Gli diciamo che "No, non si può"...a meno che... Siiii certo...Si va in montagna, a fare una vacanza!
Mio marito è super d'accordo, i bambini sono entusiasti dell'idea. 
Certo, che bello!..andiamo in montagna! andiamo in montagna, andiamo...ma andiamo dove ?
Oddio, certo, ora bisogna pensare al "dove".
Con un giro in internet cerchiamo informazioni sulle zone centrali. Qualche posto carino dove poter vedere anche qualcosa di archeologico, naturalistico, "divertentistico"(!!).
La scelta cade su Sadali. Un nostro amico ha dei parenti lì e ci procura una casa dove andare a passare la vacanza. Contatto la signora che mi assicura che la casa è perfetta e dotata di tutti i comfort. Chiedo se la cucina ha pentole, insalatiere, piatti, bicchieri, mestoli e quant'altro possa servirci per cucinare. Mi viene garantito al 100% che non mi mancherà nulla. Io mi fido ma poco, quindi mi porto qualche accessorio, oltre che piatti e bicchieri di plastica. Faccio qui la spesa (in vacanza al massimo devo comprare la frutta e il pane) e mi porto anche le dosi di sugo surgelato per poter fare qualche pastasciutta al volo, ogni tanto. Faremo una settimana a fine agosto.
Il 23 agosto è "il" giorno, la macchina è bella carica (nel cofano non ci sta più nulla) e la mia fedelissima scalpita. Schede SD vuote (prontissime per riempirsi di scatti), caricabatteria preso, batteria di ricambio presa. I bambini? sono in auto. Si va. Speriamo di non aver dimenticato nulla.
Siamo quasi arrivati quando mio marito deve frenare in risposta ad un mio urlo: 
"Fermatiiii! un'aquila!un'aquila!" Lui pur di fermarsi si inventa una piazzola che non esiste.
Ecco l'aquila.

Lungo strada ci fermiamo un attimo a guardare il lago Flumendosa e mio marito, assorto, viene immortalato nello scatto.

Ok, quanto manca ad arrivare? siamo tutti stanchi.

lunedì 23 gennaio 2012

Momenti rubati al tempo

Oggi vi vorrei far vedere qualcuno dei miei scatti.
Pochi per non annoiarvi, ma vi racconto qualcosa di ogni foto.
Iniziamo.

Novembre '11
Qui siamo a Marina piccola, una giornata di sole meraviglioso. I bambini vogliono vedere le barche (ma va?) quindi la passeggiata è tutta lì. Ci fermiamo un metro si e uno no perchè le domande con cui ci inondano i bambini sono peggio di uno "tsunami" e dobbiamo spiegare per bene ogni loro curiosità. Inoltre Diego chiede di poter salire su ogni barca ( la sua preferenza era per gli Yacht), non riusciamo a fargli capire che non è una cosa fattibile..." ma mamma perchè non glielo chiediamo per favore? così ci fanno fare un giro!" Anima innocente!
L'acqua era trasparente e quasi ferma, il leggero tremolìo era intrigante e lo scatto ( questo non è figlio unico!) era a raffica.

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Giugno '11
Dopo un pomeriggio passato al parchetto con le amiche e rispettivi figli (amici dei miei) rientriamo, la luce è già abbastanza bassa. Il sole si dirige al suo tramonto, questo campo è bellissimo e mi chiede di fermarmi. Nonostante le zanzare siano già agguerrite mi avventuro con la mia fedele digitale e dopo aver rimediato qualche scatto e molte punture di vampiri decido che è meglio rientrare, soprattutto per far sì che mi resti qualche cm di braccia integro.
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Aprile '10
Organizziamo una gita e, come al solito, portiamo tutta l'attrezzatura per arrostire. Spavaldi e prepotenti accendiamo il fuoco in montagna e per fortuna ci va di lusso. Per tutto il giorno i bambini chiedono quando andremo a vedere i mufloni. Grazie alla faccia tosta di  zia Cristina ( che sarei io) sono riuscita ad organizzare con una persona per poter vedere i mufloni selvatici ( nel senso che non sono allevati in recinto). Dopo oltre mezz'ora di stada bianca e piena di buche ( non so come non ho cacciato fuori il pranzo!) siamo arrivati in alto. Lì ci sono loro. La raccomandazione di mantenere il silenzio totale è stata seguita fedelmente anche dai bambini che sono rimasti estasiati quando "loro" sono arrivati. Questi sono due cuccioli. Ho dovuto fare le foto senza flash ( altrimenti sarebbero fuggiti come ninja) e dato che  eravamo nel sottobosco credevo che non sarebbe venuta nemmeno una foto decente..Invece ne sono venute benissimo un bel po'. Una prossima volta ne metto qualcun'altra.

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 Luglio '08
Villasimius. Siamo ospiti dai miei zii. La giornata è afosa, manca l'aria. Le due gentilissime signore in foto sono mia nonna Maria (a destra, la mitica nonna del post Costedda de Tamata) e la mamma di mio zio Dino, signora Vincenza. Due consuocere affiatate, una rarità. Sono bellissime e per ripararsi dal sole fanno sfoggio dei loro meravigliosi cappellini. Ciao nonna!!!


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Ottobre '10
Siamo al parco dei "7 Fradis". Questa "location" sarà stata fotografata mille e mille volte da mille fotografi, però non mi dite che non ho beccato una luce fantastica tra le foglie e sul ponticello!!!


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Maggio '11
Siamo a Sadali. Abbiamo fatto una toccata e fuga in giornata.Non lo farò mai più, la strada per arrivarci è lunga e brutta.Se ci tornerò sarà per almeno un paio di giorni (e ne vale la pena!). Il paese è molto carino ed i suoi abitanti sono davvero accoglienti. Una finestra si apre su di una viuzza della zona vecchia.Molto pittoresca,
 
 così come quest'altra casetta tutta rivestita in pietra. Bellissima. Non mancano i fiori nei piccoli balconcini... Su Sadali farò un post...è troppo riduttivo racchiuderla in quattro righe.

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Aprile '10
In questo periodo facevo delle bellissime passeggiate quasi giornaliere. Qualche chilometro assieme a Silvia, Barby e Anna faceva bene al fisico e al morale...La strada fatta era sempre la stessa, verso S.Gemiliano, verso la chiesetta, ma.... mai arrivate fino in fondo! Lungo quella strada c'è sempre qualche gregge di passaggio in uscita dall'ovile oppure di rientro. Un giorno decido di portarmi dietro pure la mia "fedelissima" e immortalo questa scenetta tenerissima.


Alla prossima!...by by..

domenica 22 gennaio 2012

La conservatrice parte seconda

Il problema che riguarda le cose piccole non è grave se paragonato agli oggetti di grandi dimensioni. La cantina sta chiedendo pietà già da tempo. Lei è la mia fortuna. Abitiamo in questa casa da 4 anni e poco più e in questo arco di tempo i 10 mq della cantina sono diventati 40...dato che la roba è ormai stratificata a piani è come se fossero più cantine una sopra l'altra. Quando scendo giù per prendere qualcosa mi porto sempre il cellulare e anche una bussola, che non si sa mai..e se poi non trovo più l'uscita?
Ogni volta che devo avventurarmi in quei meandri colmi di cose mi riprometto di fare ordine e giuro a me stessa (non lo dirò mai a mio marito) che al più presto mi ci dedicherò per buttare tanto, eh si!, mi farò forza, butterò! 
Delle centinaia di cose ne posso elencare qualcuna, così, giusto per farvi capire la situazione.

C'è il mobiletto con le rotelline, che usavamo nell'altra casa. E' nato per essere un portatelevisore. Ha un passato di grande importanza. Appena entrati lì avevamo solo la cucina e la camera da letto, nient'altro ( hahahahaah quasi un idillio per mio marito!!). Il tavolo era di quelli da prezzo stracciato e le sedie ce le aveva date mia suocera....sai quelle modello vecchio, con la seduta in cordato, quadrate, però con la sbarra a metà altezza delle 4 gambe, quindi meravigliose per appollaiarcisi tipo trespolo. 

venerdì 20 gennaio 2012

La conservatrice

Si, lo confesso e lo ammetto.
Sono una conservatrice estremista.
Non intendo in senso politico ma in senso pratico.
Alle cose che tu reputi "da buttare" io invece gli do un'altra possibilità! Vi faccio un esempio

Questo è un acquario che ho dismesso perchè la plastica del coperchio era stanca di vivere, ogni tanto se ne perdeva un pezzo e la lampada si era fulminata (vi rendo noto che i suoi inquilini erano già stati deportati nell'acquario più grande da un po' di tempo e stanno bene e sono felici e contenti, immagino che non vi interessi proprio moltissimo ma io voglio dirlo lo stesso e siccome il blog è mio scrivo quello che voglio!). 
Fatto il conto del costo dell'acquario e di quello dei pezzi singoli è stato decretato, dal gran consiglio di famiglia, che non valesse la pena aggiustarlo. Che fare di questa scatola di vetro?
Trovata la soluzione con questa idea. A me sembra una nuova destinazione d'uso molto carina (appena trovo il tempo gli tolgo quei fermi superiori che rovinano l'estetica di questa grandissima opera d'arte). Chiaro che mio marito non ha apprezzato per nulla questa fantastica idea e l'ha bocciata al mio solo pensarla " Ma scherzi? non la metterai di certo in veranda! ...ma buttala via che fai una cosa buona!"...Infatti l'ho buttato immediatamente!

giovedì 19 gennaio 2012

Pollo con peperoni e ananas

Eccomi qui per regalarvi un'altra ricetta fatta passo a passo.
Ho colto l'occasione perchè ho comprato qualche peperone molto bello e, per non fare la solita peperonata in agrodolce ( che comunque a casa è quotatissima!), ho deciso di rifare una ricetta che ogni volta che la propongo va via alla velocità della luce.
Ho trovato questo mix di ortaggi, frutta e carne in un giornale ma io l'ho  modificata un po' a mio gusto.
Se storcete il naso, per la presenza dell'ananas, in questa ricetta, io vi spronerei almeno a provarla con mezza dose. Sono sicura che vi pentirete di non averla fatta a dose piena.
Anche questa volta le quantità, del mio mix di ingredienti da cucinare, sono praticamente doppie...io DEVO fare così!


POLLO CON PEPERONI E ANANAS

500 gr di pollo ( oppure potete scegliere manzo o tacchino)
3 fette di ananas ( con succo naturale, non sciroppata)
2 o 3 peperoni
250 gr di passata di pomodoro ( io avevo i pezzettoni e prima di usarli li ho frullati)
3/ 4 cucchiaini di zucchero
un giro di aceto di vino ( un giro leggero in padella quando richiesto)
1/2 cipolla
olio
sale

Tutti gli ingredienti.


Tagliate la carne a striscioline ( o come più vi piace )
 Mettete l'olio nella padella e fate soffriggere la carne, deve risultare quasi cotta ( finirà la cottura più tardi). Condite con il sale.

mercoledì 18 gennaio 2012

La casalinga

Capita spesso di dover compilare moduli.
Un modulo per iscrivere i bambini a scuola e uno per la richiesta del pasto al tempo pieno, un modulo per richiedere una nuova mail, uno per andare alla gita scolastica e un'altro ancora per ...comprare il pane? Ancora no, ma per poco, tanto ci arriviamo di certo!"Quanto pane compri? ", " 5 panini al giorno???" aaaaaahhhh allora vuol dire che qui c'è molto da accompagnare a pasto. Vuol dire che si spende molto per mangiare, quindi significa che si guadagna un bel po' di soldi! VRAAAAMMM e giù subito una nuova tassa!!!
Va bene dai, torniamo ai moduli!
Non manca mai la domanda " che lavoro fai" e ci sono sempre mille opzioni a partire dalle più IN...sarai mica:
------ingegnere? figo...però, bè no, ma da ragazza ci pensavo.
------medico? mh, io no o comunque non proprio, però ho lavorato 15 anni con un medico, vale qualcosa?
------veterinario? gli animali li preferisco interi e vivi. Da bambina, però, era una delle mie opzioni di lavoro " da grande". Mai voluto fare la ballerina!
------avvocato? aaahh bè la lingua lunga, per poterlo fare, ce l'ho sempre avuta, sono estroversa in modo, forse, esagerato e di sicuro non mi faccio fregare dal primo che arriva. Dopo le superiori mi sono iscritta in scienze politiche ma poi ho lasciato tutto perchè ho iniziato a lavorare. Per circa 6-7 mesi sono stata segretaria di un avvocato. Mi da un po' di punteggio?
------forze dell'ordine? Allora qui apriamo un tomo, perchè era il mio SOGNO. Ho sempre desiderato fare la poliziotta, ma io miravo in alto. Mica volevo stare in ufficio a scartabellare o in strada a farmi ammazzare. Noo, io volevo diventare il "Capo"...bè non il Capo di tutta la polizia, quello sarebbe arrivato negli anni (e perchè stai ridendo?), mi sarebbe bastato Ispettore o Commissario. Il grado giusto per poter comandare...che meraviglia! Avere al mio comando un mare di uomini...in seguito sono arrivate anche le donne, e ci avrei goduto ancora di più! Un po' perversa? ma no dai! Voglia di comando si però! Credo che questa mia passione abbia fatto si che io abbia subìto da sempre il cosiddetto "fascino della divisa".
Ma quanto mi piacciono!!!!! Credo che ogni uomo in divisa diventi più bello e affascinante (però ho detto uomo non ominide, ce ne sono alcuni che.....lasciamoli perdere!).
Chiaramente non potevo che sposare un uomo che lavora in divisa. Un militare della Marina. Raggiunto ciò posso dire, nel famoso modulo, che anche io  faccio parte, per una buona percentuale, delle forze dell'ordine?

martedì 17 gennaio 2012

Rollone (rotolone) di ricotta e bietola

Oggi vi regalo una ricettina che in casa mia è un "cult".
L'ho presa da un giornale mille anni fa e da allora ogni volta è un successone.
I bambini si contano i pezzi uno con l'altro onde evitare che uno ( non sia mai!) ne mangi un pezzo in più! Ogni volta che lo faccio mia figlia lo vuole come merenda per scuola, e ogni volta, i compagni, la prendono in giro perchè mangia una "cosa con le verdure".Orroreeee!!!! Lei però ne va pazza e non gliene importa nulla...se pensiamo che la primissima cosa che lei ha mangiato da sola con una forchetta ( ed era davvero piccina) era una bella bietola bollita condita di tutto punto con olio, aceto e sale.
Non voglio farvi credere che solo i bambini ci fanno le banchettate...Io e mio marito ci guardiamo in cagnesco per i pezzi di chiusura del "rollone"..." L'hai già mangiato? allora l'altro è mio! eeeeehhhh furbone!"
Vi premetto che le dosi che ho fatto sono doppie rispetto a quelle della ricetta che ho scritto. Una sola dose a casa mia ci fa da stuzzichino e so già che a cena si volatilizzerà. Con un po' di insalata e frutta è una cena perfetta!
L'altro, che resterà per domani, sarà molto più buono. Sarebbe sempre meglio mangiarlo il giorno dopo, ma prima dovrò nasconderlo anche ....da me!!!


ROTOLONE DI RICOTTA E BIETOLA

Per la pasta:

300 gr farina
3  cucchiai di olio d'oliva extravergine
un pizzico di sale
150 gr acqua

Per il ripieno:

700 gr di bietole (solo le foglie a meno che  non siano tenere anche le coste)
200 gr di ricotta ( quella che più gradite, ma che non sia troppo umida)
2   uova
20 gr burro
70 gr grana grattugiato
4   cucchiai di olio extraV Oliva
sale un pizzico
pepe  (io non ne metto)


Per fare la pasta mettete tutto in un mixer (io ho il magico Bimby ma va bene un robot da cucina qualsiasi), iniziate con la farina poi l'acqua, l'olio ed infine il sale,
e fate girare fino a che tutto si sia ben amalgamato.
L'impasto non deve restare appiccicoso, deve uscire dal mixer senza lasciar dietro nulla. Fatene una palla e lasciate riposare una mezz'oretta. Coprite con un canovaccio.

Lavate e bollite le bietole (io uso la pentola a pressione e lo faccio il giorno prima ).
Fatele sgocciolare in un colapasta e prima di cuocerle strizzatele.
Mettete le bietole ( prima spezzetatele un pochino ) nella padella con il burro e fatele rosolare facendogli asciugare l'acqua rimasta (non devono seccarsi, nè bruciarsi). Aggiustate di  sale e verificate se la quantità condisce bene. Mettetele a raffreddare.
Nel frattempo  mettete la ricotta in una ciotola capiente, aggiungete il formaggio e lavorate per amalgamare bene.

lunedì 16 gennaio 2012

GRAZIE

Ho ricevuto un sacco di visite da tanti paesi del mondo, come Stati Uniti, Russia, Nuova Zelanda, Germania, Francia, Ucraina. 
Ho aggiunto al blog un traduttore dei post proprio per questo motivo. Mi sembra così pazzesco che qualcuno dall'altra parte del mondo mi abbia letta.

E nella nostra Italia? ecco le regioni con le percentuali dei voti che mi hanno dato:
Campania 42,7%
Sardegna 42,7%
Lazio 3,9%
Sicilia 2,9%
Veneto 1,9%
Lombardia 1,0%
Calabria 1,0%
Friuli-Venezia Giulia 1,0%
Abruzzo 1,0%
Basilicata 1,0%
Marche 1,0%
 
Oggi ho raggiunto  i 10.400 voti ...Incredibile! soprattutto  se si pensa che ho iscritto il blog su Net-parade.it solo una settimana fa!!
 GRAZIE  grazie grazie a tutti

domenica 15 gennaio 2012

La Bilancia

Sembra che a tutti piacciano i nati con Ascendente Bilancia. Essi appaiono come simpatici, piacevoli, belli. Questi nati attraggono a sé gli altri senza sforzo. Ha un approccio gentile verso gli altri, e un’immagine accomodante. Anche se non ha un aspetto piacente, risulta attraente. Molti fanno attenzione all’ apparenza personale – il colore che indossa, i capelli, il modo di camminare.
L’Ascendente Bilancia può essere enormemente persuasivo,e spesso usa una tecnica persuasiva quando vuole conquistare gli altri, cioè sempre! L’Ascendente Bilancia è di solito attratto da partners attivi e competenti. Le sue relazioni sono spesso caratterizzate da battibecchi o competitività finchè non lascia cadere la ..........


STOOOOOOOOOP......ma no, no, no, non va bene dai!!
Voglio dire, si, sono ascendente Bilancia ...ma non è proprio di "questa" bilancia che volevo parlare!!!!
Io volevo parlare dell'altra, si, quella maledetta. Quella che ogni mattina ti guarda, mentre ti stai ancora svegliando, e ti accingi al lavandino per togliere gli ultimi sprazzi di sonno, e lei è lì, che, non si sa come, tira fuori una manina e con quella, che già ti spaventa vederla, ti fa il gesto di "pauuura eh?"
AAAAHHHHHH siii...Bastarda!!!! Vattene via!!! Torna agli inferi che quello è il tuo posto!!! Vade retro Satana!!!
Non sia mai che poserò i miei dolci piedini lì sopra..nononononono!
Non sarai tu a dirmi " Eh eh eh ( non risata ma voce di rimprovero)  non va bene! hai preso ben 20 grammi!"
Chiaro che i grammi sono molti di più, ma se solo osa, ma guai a lei se solo ci prova.....La guardo e so che anche lei mi teme, ritrae subito quella manina ( ma da dove ca@@o l'ha tolta fuori?) e abbassa pure lo sguardo. Sa molto,  molto bene che non le piacerebbe fare un giro panoramico fino a raggiungere la discarica comunale.
 Sa pure ( perchè lo decido io) che quando vado nei negozi lancio sguardi languidi e vogliosi verso  quelle bilance che ti dicono pure ciò che hai mangiato un mese fa e che ti avvisano che il pranzo che mangerai ha troppe vitamine GFRL ( non esistono? si che esistono, quelle bilance lo sanno, si, loro sanno tutto!), quindi lei,"la Bastarda" che non vale nemmeno la metà  di una batteria di quelle, non osa insistere e si ritira facendo buon viso a cattivo gioco. Torna, restando in pietoso silenzio, sotto il mobiletto, ma continua a guardarmi speranzosa in un mio pentimento! Sarebbe ben felice di avere la soddisfazione di farmi restare di malumore tutto il giorno!
Io faccio la gnorri :"mavattenevia!"  e purtroppo so che invece devo farci amicizia, ma riprendere i rapporti con lei sarà difficile. Dopo averla trattata male poi...Bè sono stata molto cattiva con lei e per rendermi il carattere più mansueto e dolce sarò davvero costretta  a mangiare un cioccolatino.
UFFA,  e dire che non ne ho voglia per nulla!!!
Esco dal bagno e lei, nuovamente, tira fuori la manina e mi fa il gesto che significa " a più tardi!" e io " Non mi avrai!"
Quasi quasi, però, d'ora in poi vado nel bagno della doccia...lì non me la ritroverò nè in mezzo ai piedi....tantomeno SOTTO i piedi!

Rotolini di Salmone e Philadelphia....ce l'hai il coraggio di dire " No, Grazie!"?

venerdì 13 gennaio 2012

Il marito fa la spesa

Fare la spesa di regola è mia prerogativa.
La mattina ho la possibilità di gestirmi tutto come meglio mi pare quindi preferisco organizzarmi per comprare le cose in ordine di comodità...cioè partendo dal negozio più lontano a scendere verso casa.
Mi scrivo il "bigliettodellaspesasalvavita" perchè senza non so ricordarmi tutto ciò che devo prendere, qualcosa si, ma non tutto tutto. La situazione parte da casa, c'è la bella lavagnetta in cucina e lì si devono scrivere le cose che servono man mano che si terminano. Non sempre, però, mio marito segue la regoletta che dice " chi usa l'ultimo pezzo deve scriverlo nella lavagna", e lì poi parte il "...ma come? noooooooo daiiii non mi hai preso la schiuma da barba!" . "E certo!!! infatti l'ho usata io l'ultima volta e quindi sapevo benissimo che era finita! Peggio per te che non l'avevi scritto!!"
Quando copio l'elenco, su foglio, cerco di suddividere per negozi e poi in ordine per ciò che trovo dall'ingresso fino alla cassa degli stessi. 
Mi spiego meglio: se appena entri nel market c'è la frutta non vado a mettere la carta igienica all'inizio della lista, logico no? altrimenti mi incasino troppo!
Il dramma: mandare mio marito al market perchè per un motivo serio ( tipo bomba atomica,invasione di cavallette o un aereo caduto sotto casa )  non ci sono potuta andare io e magari ci sono cose da comprare che urgono.
Gli do in mano la "lista" e lui va , testa bassa e anche incazzato. Guai a chiedergli di fare il giro di due o tre posti..: " eeeeeehhhh e chi sono io? mica posso fare il giro del mondo!! no dai dimmi anche qualche altra cosa da fare....booooooohhhh!"
Bene, è andato ci sono solo 4 o 5 cose da comprare, ci metterà almeno... mmmmhhhhh ( sto facendo un veloce calcolo di media)... bè 2 ore circa.
Io in due ore faccio la spesa, faccio i letti, passo l'aspirapolvere in casa, lavo i piatti, ritiro la roba stesa e stendo quella appena lavata.....bè uguale no?
E' uscito da pochissimo, il tempo di arrivare al negozio e....

TRRRRRRRRRRR TRRRRRRRRRRR. Il telefono. E' la sua suoneria. "Dimmi" " Senti..qui il detersivo che vuoi tu non c'è, che faccio?"...Bè puo' sempre andare in fabbrica a prenderlo! Ma se non c'è perchè mi chiama? non c'è e non lo puo' prendere, io voglio quello, lo sa, quindi se non c'è basta...non c'era motivo di chiamare!

TRRRRRRRRRR TRRRRRRRRRRRR. Il telefono. E' la sua suoneria. " Dimmi" " La pasta che mi hai scritto non c'è."....Bene è una bella notizia, è molto utile chiamare per dirmelo. Infatti io posso farla apparire nello scaffale solo perchè so che manca.

TRRRRRRRRR TRRRRRRRRRRRRRR. Il telefono. E' la sua suoneria. "Dimmi" "Ho visto che c'è un'offertona di tonno sott'olio, lo  prendo?o a casa ce n'è ancora?"......la mia pazienza sta barcollando. Ho iniziato a fare la stessa cosa già tre volte e ancora non l'ho finita per rispondere al telefono.
Il tonno, in scatola, purtroppo scade in due giorni( è risaputo!), quindi se ce n'è già  a casa e ne compri altro poi dopo un paio di giorni va a male..." SIIIIIIIII PRENDILOOOOOOOOOOOO"...
Non ce la faccio! Lo aggredisco e lui mi dice" Boh! perchè sei così nervosa?" AAAAAAAAHHHH !!!!!!!La media solita sono almeno 4 o 5 telefonate ogni spesa !

Il bello è che se la gioca a suo favore e quando rientra  mi dice che se lo devo trattare così allora la spesa me la posso fare anche da sola!!! Fregata! la prossima volta non ci va!
Precisiamo che lui compra solo ed esclusivamente ciò che c'è nella lista. Non compra uno spillo in più. E' capitato che io abbia dimenticato di scrivere i biscotti della colazione quindi il giorno dopo non ce n'erano. Mio marito ha protestato e alla mia rimostranza "Ma perchè non li hai comprati ieri, se l'ultima busta l'hai finita tu?" ...."Ma se non l'hai scritto.......!"
No comment.


Cosa scegliere? Dai, mi sa che questa volta sono io che chiamo mio marito!



giovedì 12 gennaio 2012

Ricetta sarda di Villasimius

Oggi vi faccio rilassare e vi esonero dal dover leggere ancora un racconto!!
Vi voglio dare una ricetta, ma prima una piccolissima premessa.
Da bambina qualche volta d'estate andavo a casa di mia nonna Maria  (che purtroppo non c'è più), a Villasimius, con mia sorella e le cugine della nostra età ( mio fratello non lo ricordo con noi, forse era troppo piccolo e stava a casa). Le zie ci portavano al mare e al rientro ci aspettava la merenda preparata da nonna. Ho un ricordo molto, molto speciale di questa torta salata, fatta con i pomodori.
Da allora sono passati millenni e lungo questo periodo non ne ho mai più mangiato. Mia mamma dice di averla fatta qualche volta ma io ( senza offesa mà) non me ne ricordo.
Questa estate con mio marito ed i bambini siamo andati a trovare due delle famose zie, di cui sopra (Bonaria e Lisa con i rispettivi consorti).
Ci hanno preparato un sacco di cose buonissime ma quando ho visto Bonny  uscire dalla cucina con la "Costedda de Tamata" mi è venuta una marea di ricordi della merenda di nonna.
Mi sono commossa ( ed è inutile che ridiate, bah!) perchè non ne vedevo da almeno 35 anni, e mi ha fatto effetto vedere miei figli che ne mangiavano una fetta...Era la mia merenda alla loro età e come loro la mangiavo in estate.
Bonny mi ha dato la ricetta e rientrata a casa l'ho voluta fare immediatamente.
Voglio condividerla con voi e vi vorrei specificare che è una ricetta tipica e originale di Villasimius.

ps. invece il racconto c'era!


COSTEDDA DE TAMATA


2     kg pomodori
400 gr farina ( più all'occorrenza nella lavorazione)
200 gr Olio di Oliva EV
aglio tritato (o schiacciato/spremuto)
1 bustina di lievito per pizza

 Tagliate i pomodori a cubetti e salateli abbondantemente, Metterli in uno scolapasta e lasciateli drenare per almeno un paio di ore.
Non sciacquateli e spremeteli con le mani per finire di togliere l'acqua rimasta ( prendeteli proprio tra i pugni e strizzateli)
Metteteli in un recipiente e aggiungete tutto partendo dalla farina, poi l'olio, l'aglio e ad ultimo il lievito.
Mischiate tutto per benino.
Prendete una teglia rettangolare e imbiancatela con la farina ( io di solito metto anche la carta forno). Rovesciateci l'impasto e spianatelo in modo che sia alla stessa altezza. Prima di mettere in forno (già caldo a 180°) spolverate  di farina anche la superficie, mettetene senza lesinare, ma non esagerate!
Non ho mai contato i minuti ma deve cuocere fino a dorare un pochino, non si deve bruciare altrimenti si secca e non è più buona. Metto una foto per farvi capire l'aspetto che deve avere.
Buon appetito e, mi raccomando, fatemi sapere se la fate e come vi è venuta!!

Eccola qua, buonissima!



mercoledì 11 gennaio 2012

Medicazione magica

La bava di rana.
Dopo il post "Eta Beta" ho avuto la richiesta di spiegare cosa è la Bava di Rana. In particolare era davvero incuriosita  "la Biondina" di via Laconi ( si, sei tu Naomi!).
Pronta? 
Paura che il post sia lungo? 
Bè non lo sarà....o forse si, ma te la sei cercata....
Vabbèèèèè, inizio dai.
Si parte dal riferimento alla mia superborsa blu ( non una mia borsa personale) , la borsa delle emergenze con i cambi vari ecc ecc.
All'interno c'è il mio personalissimo kit di pronto soccorso. E' capitato più volte di doverne far uso perchè miei figli fanno tragedie per dei graffiettini dai quali magari si vede solo il colore un po' più scuro del rosa della pelle. Ecco, lì parte subito la mamma infermiera  e tiro fuori il mio magico Kit dal cappello a cilindro!
Fabi e Diego sanno benissimo cosa è la bava di rana ma un giorno il piccolo Matteo (un amichetto che non invece non aveva idea di cosa fosse la BdR)  si è fatto male mentre giocavano al parchetto.
Ambulanza in arrivooooooooooo uèèèèèèèèuèèèèèèèèèèèuèèèèèèè!!!!( bè sarebbe il suono dell'ambulanza per chi non avesse capito).
Matteo non voleva che lo disinfettassi ma, appena gli ho detto con quale specialissimo liquido lo avrei toccato nel taglietto, la sua curiosità ha soppraffatto le lacrime. Ho tirato fuori lentamente (per accentuare la sua curiosità) una bustina, dentro la quale ce n'è un'altra ben chiusa, contenente delle compresse di cotone ( quelle per struccarsi per intenderci!) ed erano tutte VERDI e sgocciolanti di roba verdina!!
Mi ha chiesto se era davvero Bava di Rana, e gli ho detto che lo era e che poteva stare tranquillo e fidarsi di me!
Hahahahahaha...cucciolo!
A medicazione avvenuta è tornato a correre guarito miracolosamente.
Quelle medicazioni me le produco a casa. Le salviette disinfettanti costano un sacco di soldi e allora io faccio così : prendo le compresse di cotone e le impregno del liquido poi le metto dentro una bustina di quelle che si chiudono a sigillo. Questa la metto dentro un'altra, altrimenti c'è il rischio che sgoccioli all'interno della borsa. Ok questo è quanto, vi saluto e.......come? cosa manca? aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh volete saper cosa è il liquido verde?  è semplicemente Lysoform disinfettante!!!!!!
Baci a tutti


martedì 10 gennaio 2012

Niente paura.

Le 8 di stamattina, il sole è già sorto ma la luna resta ancora ferma in cielo
Oggi pomeriggio si va dal dentista.
Ai bambini cominciano a cadere i denti da latte e non sempre il dente nuovo (si dice "deciduo) si fa strada nel modo giusto. Ecco, lo dico apertamente: i miei figli si stanno trasformando in squali!
Ho detto proprio squali. Sai, quegli animaletti tanto carucci, docili e sopratutto simpatici, hanno davvero due o più file di denti! Ciò perchè durante gli attacchi qualche dente può facilmente cadere (non è che prima tagliano le prede con il coltello) e questi denti in più vanno subito a sostituire quelli caduti, affinchè le povere bestiole non si trovino mai sprovvisti di quelle armi letali.
I denti decidui dei miei figli, quindi, invece di sostituire quello da latte si fanno strada da dietro creando, così, una seconda fila!
Uff! era già capitato a Fabiola l'anno scorso ( si vabbè, pochi mesi fa) ed ora è successa la stessa cosa in replica sia lei che a Diego.
Si va tutti insieme appassionatamente.
I bambini non hanno la minima paura di andarci e di questo non posso che vantarmi ampiamente, ma è una cosa che nasce da lontano. Dai su, non mi va di raccontarlo. Va bene lo racconto!( c'è voluto molto a convincermi).
Torniamo un pochino indietro nel tempo.
Ero una bimbetta ed avevo necessità del dentista per un controllo data la presenza di alcune cariette (orrore!!!!!)
Mio padre mi ci porta ed io al solo sentire il rumore del trapano mi sono sentita montare una paura furiosa. Immaginavo scene da film horror ( che sinceramente non avevo mai visto , data l'età, ma i pensieri gli si avvicinavano tanto) con la povera persona all'interno della sala legata a soffrire pene infernali: "Oddio ma cosa gli stanno facendo? con quel rumore di sicuro gli fanno qualcosa di molto doloroso!"
Avevo deciso che la fuga era la mia arma di difesa migliore, e me ne sono andata. Così, si. Sono uscita dallo studio, dal palazzo ( forse Palazzo Sagittario, abitavamo a Carbonia ed era uno dei palazzi più grandi e più nuovi, sempre se non ricordo male) e poi in strada, me ne stavo tornando verso casa. Benissimo, ce l'avevo fatta! avevo fregato tutti, hahahah!, io si, che ero molto più furba di loro!
Chiaramente mio padre si è accorto subito e mi ha raggiunta poco dopo ma vi posso garantire con un sincero "giurin giurello" che io lì non ci sono mai più rientrata.
Eh! si, una stupida. Per riuscire a tornare da un dentista ho faticato tantissimo e sono passati anni e anni.
Verso i 16 anni ce l'ho fatta. Mi sono armata di coraggio ed insieme alla mia carissima amica Alessandra siamo andate insieme sostenendoci a vicenda, entrambe terrorizzate. Chiaramente data la mia frequentazione assidua degli studi dentistici avevo un bel po' di lavori da fare.
Siamo attorno ai miei 21 o 22  anni. Ero fidanzata e lavoricchiavo.Oggi in una agenzia immobiliare e il giorno dopo vendevo Bayles nei supermercati, stressando la gente che avrebbe tanto voluto fare la spesa senza che io gli rompessi le scatole.
Il mio fidanzato ( di quei tempi ) mi propone un lavoro favoloso!!! Sua sorella lo fa già ma deve lasciarlo perchè ha vinto il concorso al Comune ( che culo!)....Vabbè dai dimmi : "ma cosa sarà mai questo lavoro fantastico?"
L'assistente di un dentista!!!!!!!! hahahahahahahahahahaha ebbene si! sono andata a fare il colloquio con il titolare sapendo benissimo che quel lavoro non lo volevo fare e, in cuor mio, speravo mi mandasse via a calci. Bè che vi devo dire....invece gli sono piaciuta e ci sono rimasta ben 15 anni.
Lungo i tanti anni ho imparato a non averne più paura. Quando sai a cosa serve quello strumento o quell'altro capisci che non li devi temere. Ho conosciuto un mare di bambini e con loro ero sempre molto, molto dolce e paziente, memore dei miei trascorsi infelici. Spesso è capitato che questi cuccioli si facessero toccare solo ed esclusivamente se gli stavo accanto e gli tenevo la mano, altri scappavano a gambe levate ( ma dimmi tu !!). Ho ricevuto da loro anche tanti regalini. Qualcuno lo conservo ancora con affetto.
Quando ho avuto i bambini mi sono detta che mai e poi mai avrebbero avuto paura del dentista. Ho iniziato a portarli quando avevano circa due anni. Non ne avevo motivo ma, d'accordo con il mio dentista di fiducia, volevo che prendessero confidenza con lui e con lo studio, con gli odori e con i rumori, così almeno due o tre volte all'anno facevamo tappa da Enrico ( il dentista).
Che vi devo dire? ha funzionato perfettamente.
Fabiola ha già curato una carietta a capocchia di spillo su un molarino da latte ed ha tolto un dentino che non cadeva,con l'altro già dietro " in seconda fila". Diego ha coperto una macchia che aveva su un incisivo ( era uscito così, già macchiato). Sono stati  bravissimi, sembravano nati lì. 
Che orgoglio!!

ps Aggiornamento delle 21:30 
Il dentista ha tolto i dentini da latte a entrambi i bambini con anestesia a iniezione. Loro non hanno battuto ciglio e tutto è andato così liscio che di più non si può. Stanotte passerà il topolino.

domenica 8 gennaio 2012

Eta Beta

Come tutte le bambine anche io sono nata con la borsetta in mano.
Da piccolina giravo per casa trascinandomi appresso un qualsiasi contenitore, per me era l'inizio!
Mia mamma mi chiamava "scartedda"...il vero significato non lo ricordo ma credo volesse dire proprio che avevo sempre un qualche borsello dovunque andassi.
Crescendo non sono migliorata, anzi!
Già da ragazzina avevo la febbre del " ...e se.."
Credo che sia una "nonsochesindrome" di chi si vuole portare appresso la casa.
Per me era indispensabile avere con me qualsiasi oggetto che mi potesse servire " nel caso in cui.."..
E se mi serve una forbicina, e non ce l'ho?
E se mi si stacca un bottone e mi servono ago e filo?
E se mi graffio e mi serve un disinfettante?
Oddio, e se mi si spezza un'unghia?
E se....
Questa è la mia manìa. Porto con me tutto ciò che penso mi possa servire.
Attorno ai 16 anni i miei amici mi chiamavano Eta Beta ( un personaggio extraterrestre, della Disney, che ha un gonnellino minuscolo dal quale tira fuori di tutto. Dal panino  all'automobile. ).
Non mi sono mai offesa di ciò perchè ritenevo che mi stesse davvero appopriato ! Ero ben felice quando a qualcuno serviva un coltellino e io lo avevo, oppure un cerotto o un pezzo di spago!
Qualche anno or sono vado con mio marito ed amici in un agriturismo e prima di pranzo andiamo ad esplorare la zona di campagna circostante. Passeggiamo. Ad un certo punto si mette vento e nasce la discussione su che vento fosse. Bè non avendo punti cardinali di riferimento qualcuno dice: " Certo che con una bussola si saprebbe chi di noi ha ragione..!"...e io : "Ma allora tutto si può risolvere, la bussola ce l'ho io!"..Erano tutti sbigottiti!.
Lo sapevo che poteva servire!
Il peggioramento della mia "sindrome", in modo irreparabile, è avvenuto con la nascita dei bambini.
Quando erano neonati portavo con me la borsa con il cambio dei panni, la pomatina, il cambio dei vestitini, le salviette umidificate...e fin qui non è strano, lo fanno tutte le mamme...ma qual'è la mamma che si porta dietro anche un cambio a seconda del tempo che c'è? un cambio se fa più freddo e uno se fa più caldo,  e poi una mamma che porta un cambio per se stessa? Certo! e se il piccolo mi vomita addosso, io che faccio con questo schifo? me lo tengo tutto il giorno?
Io uscivo con una borsa pesantissima e superpiena ( sia chiaro, oltre alla borsetta!) e le mie amiche, con bimbi dell'età dei miei, avevano lo stretto indispensabile. Addirittura ci stava nella loro borsetta magra magra.
Ci sono rimasta male quando un'amica un giorno mi ha detto:"Ma che me ne faccio di tutte le cose se tanto so che le porti tu?".....Wow....rimasta davvero di sale! E io sono la scema del villaggio? capisco l'emergenza e ti aiuto volentieri, ma io esco con la schiena curva e tu leggera come una farfalla? Bè, prima ho diminuito le uscite con loro....e poi le ho del tutto eliminate! 
Mi sono sentita davvero presa per scema! Non mi piace "l'intenzionalità", la premeditazione.
I bambini adesso hanno 7 e 5 anni e le cose non sono migliorate, direi invece che sono peggiorate. Il fatto è che ancora porto i cambi, ma sono jeans e magliette e canottiere e mutandine grandi, non da neonato ed occupano un sacco di spazio e pesano, eccome se pesano!
Aggiungici le macchinine, e le bamboline, i librottini, il set di disinfezione compreso di "bava di rana" ( ne parlerò in un'altra occasione), cerotti di varie dimensioni, ago ( per le spine o schegge di legno, ai parchetti è una cosa continua), garze, compresse di cotone, spry per evitare le punture di insetti e gel per il danno già fatto, immancabili fazzolettini e salviette umidificate, buste di plastica (a volte gli scappa in certi posti che davvero se lo inventano apposta), acqua, merendine e crackers (e poi li ritrovi un mese dopo come pane grattugiato, però io non li butto no no no, perchè se vado a Monte Urpinu diventano, benissimo, cibo per i vari volatili).
Il peso della borsa lievita come non mai...Oltretutto, chiaramente non dovrei nemmeno stare qui a precisarlo, con me c'è eternamente la mia fedelissima macchina fotografica.
Andiamo al mare per una giornata e con noi ci sono almeno 4 quintali di borse. Di certo ci sono 2 borse frigo (con cibo per una settimana, e se i bambini poi hanno molta fame dopo tutte le nuotate?), un borsone per i teli da bagno, uno a testa (4) più 2 di scorta e i poncho dei bambini, una borsa solo per le mie cose (l'equivalente della borsetta ma in grande....eeeehhhh molto in grande) una borsa con i giochi dei bambini più i gonfiabili, l'attrezzo per gonfiare le varie bestie( coccodrillo, tartarugona, orca) e ciambelloni, una borsa con i cibi non da frigo più piatti bicchieri ecc., mollette ( per attaccare i costumi bagnati al filo dell'ombrellone), un cucchiaio da cucina per fare il buco per l'ombrellone (quanti sguardi compassionevoli o ironici mi sono tirata addosso, eppure è un metodo meraviglioso), ...dimenticavo i picchetti da tenda  perchè se tira vento devo bloccare la voglia matta di volare dei miei parasole mega.
Ci siamo capiti come sto messa?
Eppure anche se mi rendo conto che esagero non riesco a lasciarmi dietro niente....tanto lo so che ciò che lasci poi di sicuro sarà proprio ...quello che ti serve!

La mia borsetta. Non è bellissima ma ha ben 8 tasche, è una meraviglia! Notare il peso di kg 2,493. !

sabato 7 gennaio 2012

Tracce

 Una lumaca ha lasciato una traccia del suo passaggio.

Rifletto su un problema che spesso mi viene in mente e al quale non so dare soluzione.
Il mio passaggio su questa terra verrà ricordato?
Piano! piano, non sto facendo la patetica, aspetta un attimo e vedrai.
Una lumaca passa su un vialetto e io so che c'è passata, lo vedo, è tangibile, ed io invece?
Come sapranno che sono esistita? 
Non sono una scienziata (quindi nessun vaccino con il mio nome), non sono una musicista ( nessuna opera lirica con il mio nome), non sono una donna di politica ( nessuno potrà mai maledire il mio nome perchè ho rovinato l'Italia) , non sono un medico ( nessuna vita salvata con un mio intervento chirurgico)...e non sono altre mille cose.
Vorrei che tra 200 anni qualcuno sapesse chi sono stata.
Ma io non sono nulla di speciale perchè si parli di me nei libri. Quindi il mio passaggio su questa terra avrà un inizio ed una fine come per tutti, però "dopo" nessuno ne saprà più nulla.
Forse i miei nipoti si, ma già per i pronipoti sarò solo la "bisnonna", ma non sapranno nulla della mia vita, di ciò che ho fatto (poco realmente, ma ancora ne devo fare eh!) e di come l'ho vissuta.
Penso e penso e penso e mi viene in mente una cosa...ma certo le foto!!!
Si, si, si di foto in vita mia ne ho fatte davvero tantissime, direi addirittura qualche migliaio.
Ne ho da sempre. Ho respirato la passione per lo scatto da mia mamma e ne sono stata contagiata, forse l'ho pure superata in intensità.
Quando ero piccina me le faceva lei, poi ho iniziato a ruota libera,  non mi sono più fermata,  non ne ho alcuna intenzione nè di fermarmi, nè, tantomeno, di rallentare.
Ho scattato mille e mille foto durante qualche viaggio che ho fatto. Sono stata due volte in Tunisia, a Londra, tre volte in Spagna (Io amo la Spagna), a Parigi e qualche tappa nel sud della Francia ( Nizza e dintorni).
Farò un libro di immagini dei miei piccoli viaggi nel mondo e i miei posteri li potranno vedere!
Ho scattato tantissime foto nella mia terra, la Sardegna.
Farò un libro di immagini sulla mia terra.
Ho scattato milioni di immagini dei miei bambini.
Farò......noooo quelli li ho già fatti sisisisisi e spero che si tramandino dai miei figli ai loro e ai pronipoti e poi via così.
Ecco, ho trovato il modo per lasciare una traccia del mio passaggio.
Qualcuno tra 200 anni troverà uno dei miei libri di foto e saprà che le ho scattate io.